Facility Parco Agrisolare
La misura “Facility Parco Agrisolare” (PNRR M2C1 – Investimento 4) è stata ideata per incentivare l'installazione di impianti fotovoltaici sui tetti di fabbricati strumentali delle imprese agricole e agroindustriali, evitando il consumo di suolo. Gli obiettivi principali includono:
Promuovere interventi complementari di efficientamento delle coperture, come la rimozione e lo smaltimento dell'amianto, l'isolamento termico e l'installazione di sistemi di aerazione.
Favorire l'eventuale installazione di sistemi di accumulo e punti di ricarica per la mobilità elettrica.
Ridurre i costi energetici e aumentare l'autoconsumo nel settore agricolo, contribuendo alla decarbonizzazione e alla resilienza energetica delle filiere.
Garantire il rispetto del principio DNSH (Do No Significant Harm) e degli obblighi PNRR.
Sostenere il raggiungimento dei target PNRR mediante la piena contrattualizzazione delle risorse e la messa in esercizio degli impianti entro le scadenze previste.
Cosa finanzia
Tipologia di azioni finanziate e requisiti principali
Le azioni finanziate devono rispettare il Regolamento Operativo Parco Agrisolare (Allegato A, aggiornato 08/2024):
Impianti fotovoltaici: devono essere di nuova costruzione, installati su coperture di fabbricati strumentali all’attività agricola/agroindustriale, con una potenza ammessa da 6 kWp a 1.000 kWp. Sono ammessi solo componenti nuovi e non già impiegati in altri impianti. Sono esclusi impianti a terra o che comportano consumo di suolo.
Imprese della produzione agricola primaria: l'impianto deve essere dimensionato per l'autoconsumo/autoconsumo condiviso e la producibilità non deve superare il consumo medio annuo combinato dell'azienda (+5% max), calcolato mediante PVGIS (JRC).
Interventi complementari ammessi: comprendono la rimozione dell'amianto, l'isolamento termico, l'areazione, sistemi di accumulo e dispositivi di ricarica per la mobilità elettrica.
Tempistiche: le spese sono ammissibili solo se sostenute dopo la presentazione della domanda sul Portale GSE. Gli interventi devono essere completati, collaudati e rendicontati entro 18 mesi dalla pubblicazione dell’elenco dei beneficiari e comunque non oltre il 30/06/2026.
Spese ammissibili
Impianti FV: fornitura e posa di moduli, inverter, strutture di supporto, cablaggi, quadri, protezioni, software di monitoraggio, opere di integrazione impiantistica e edili necessarie, oneri di connessione.
Sistemi di accumulo: batterie, BMS e dispositivi di conversione/controllo non inclusi negli inverter ibridi.
Dispositivi di ricarica: per veicoli elettrici, nuovi e conformi alle norme tecniche.
Interventi complementari: rimozione e smaltimento di amianto/eternit, isolamento termico, tetto ventilato/sistemi di areazione.
Costi professionali: progettazione, direzione lavori, collaudi, asseverazioni tecniche, IVA non detraibile (se documentata).
Spese non ammissibili
Consulenze continuative/fiscali/legali/pubblicitarie.
Beni usati, leasing, beni e prestazioni non direttamente riconducibili all’intervento.
Storage su impianti FV preesistenti, lavori in economia, pagamenti a soggetti senza P.IVA.
Prestazioni gestionali, mezzi di trasporto, fatture infragruppo (salvo unicità fornitore dimostrata).
Pagamenti in contanti o in compensazione.
Chi può partecipare
Requisiti di ammissibilità
Possono partecipare i seguenti soggetti, come indicato dall’art. 4 del D.M. MASAF 19/04/2023 n. 211444:
Imprenditori agricoli, sia in forma individuale che societaria (art. 2135 c.c.).
Imprese agroindustriali.
Cooperative agricole che svolgono attività ai sensi dell’art. 2135 c.c. e cooperative o loro consorzi ai sensi dell’art. 1, c. 2, D.Lgs. 228/2001.
Soggetti aggregati, come ATI/A.T.I., RTI/R.T.I., reti d’impresa, Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). In queste aggregazioni, il “Soggetto Produttore” presenta l’istanza e riceve il contributo, mentre i “Soggetti Consumatori” non possono utilizzare i propri consumi in altre aggregazioni né presentare domanda separata per gli stessi consumi.
Bando 3 (2024) – specificazione: l’avviso è rivolto esclusivamente alle imprese attive nella produzione agricola primaria (Tabella 1A) con codice ATECO presente nell’Allegato B e con interventi da realizzare in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia.
Requisiti formali:
Iscrizione come attivi al Registro delle Imprese.
Piena capacità a contrarre con la P.A.
Assenza di sanzioni interdittive ex D.Lgs. 231/2001 e D.Lgs. 81/2008.
Regolarità contributiva (DURC) e assenza di procedure concorsuali (salvo concordato con continuità) o stato di difficoltà ai sensi del GBER.
Assenza di ordini di recupero aiuti pendenti e regolarità rispetto a precedenti revoche MASAF.
Per soggetti esonerati IVA (volume d’affari < €7.000) non è ammessa la partecipazione; è ammesso il soccidario con volume d’affari < €7.000 solo se il contratto di soccida dell’anno precedente supera €7.000.
Identificazione del titolare effettivo (art. 20 D.Lgs. 231/2007). Per aggregati: titolare effettivo di ciascun Soggetto Consumatore.
ATECO: il codice ATECO prevalente deve essere coerente con l’Elenco (Allegato B – codici ATECO). In caso di non perfetta corrispondenza, è possibile produrre evidenze documentali a supporto della classificazione nella Tabella selezionata (slot “Altra documentazione utile”).
Altri vincoli di ammissibilità legati al progetto:
Disponibilità giuridica dei fabbricati strumentali oggetto d’intervento (coperture esistenti) e titolarità di eventuali autorizzazioni/Regolamento di esercizio come produttore.
Per Tabella 1A (produzione primaria) l’impianto deve essere dimensionato per il fabbisogno energetico (autoconsumo/autoconsumo condiviso) nel rispetto delle regole sul consumo combinato elettrico/termico e tool PVGIS.
Documentazione dichiarativa obbligatoria in domanda: DSAN ex DPR 445/2000, relazione tecnica, visure catastali e camerali, schemi elettrici, bollette/consumi, DNSH, ecc. come da Regolamento Operativo (cap. 6 e Allegati 2/2A/2B/3).
Importi
Contributi a fondo perduto
La misura prevede contributi a fondo perduto per la realizzazione di impianti fotovoltaici su tetti di fabbricati strumentali e relativi interventi complementari, in conformità con il Regolamento Operativo Parco Agrisolare e gli Avvisi (Bandi 2022–2024).
Intensità di aiuto (Tabella 1A - produzione agricola primaria): fino all'80% delle spese ammissibili. Per il Bando 3 (2024) si applica esclusivamente la Tabella 1A.
Altre tabelle:
Tabella 2A (trasformazione di prodotti agricoli): 80% (6–200 kWp), 65% (200–500 kWp), 50% (500–1000 kWp).
Tabella 3A (trasformazione da agricoli a non agricoli): 30%.
Tabella 4A (produzione agricola primaria senza vincolo art. 2, c.3): 30%.
Maggiorazioni dell’intensità: +20 pp per piccole imprese; +10 pp per medie imprese; +15 pp per investimenti nelle zone assistite ex art. 107(3)(a) TFUE (Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna).
Massimali di spesa per beneficiario: fino a €2.330.000, suddivisi in: fino a €1.500.000 per impianti FV; fino a €700.000 per interventi complementari; fino a €100.000 per sistemi di accumulo; fino a €30.000 per dispositivi di ricarica.
Tetti di costo specifico: impianto FV fino a €1.500/kWp; sistemi di accumulo fino a €1.000/kWh; interventi complementari fino a €700/kWp.
Potenza FV ammissibile: 6–1.000 kWp.
Anticipazione: possibile anticipo fino al 30% del contributo concesso, previa fideiussione a prima richiesta (100% dell’anticipazione) secondo lo schema GSE.
La dotazione finanziaria totale della Facility è pari a €789.000.000.